Si è svolta domenica 1° ottobre 2023 Magraid, manifestazione giunta alla 16^ edizione con partenza e arrivo dall’area Parareit di Cordenons (PN). Messa momentaneamente in pausa la distanza dei 100 km, quest’anno Magraid si è tinta di rosa, per le donne e in ricordo di Paola Franzo. Si è trattato di una marcia di 6 km, aperta a tutti, che ha raccolto moltissime adesioni e la cui finalità, oltre a quella di offrire un’esperienza unica nello splendido scenario dei Magredi friulani, è stata quella di portare l’attenzione sul tema delle pari opportunità e che ha voluto porsi come momento di condanna nei confronti della violenza, in particolare quella contro le donne. L’iniziativa ha ricevuto l’apprezzamento della Commissione Regionale FVG per le Pari Opportunità e del Coordinamento Nazionale per le Pari Opportunità. Complice la splendida giornata, sono stati moltissimi coloro che, partiti alle 9:30, hanno preso parte a questa marcia, chi camminando, chi correndo. Tra loro anche Tullio Frau, un veterano di Magraid che della 100 km ha corso diverse edizioni. Frau, atleta non vedente, ha voluto esserci anche quest’anno, per testimoniare la sua partecipazione e ribadire che i limiti sono fatti per essere superati. A chi infatti gli chiede come faccia a realizzare imprese apparentemente impossibili risponde, con una potentissima semplicità: «mettendo un piede davanti all’altro».
Magraid in Rosa – Memorial Paola Franzo non è stato l’unico evento che ha caratterizzato la giornata: alle 11 è infatti partito il Duathlon nella steppa – 1° Memorial Daniele De Giorgi, una gara fortemente voluta dall’A.s.d. Triathlon Team per ricordare il suo atleta prematuramente scomparso nel 2022. Le distanze previste per questo Duathlon sono state: 3 km di corsa, 10 km di mountain bike e 1,5 km di corsa. Per quanto riguarda la classifica maschile i primi tre classificati sono stati Massimo Cigana (Maniro Triathlon, 44:20), Lazzaroni Jurij (Naonis Tri, 47:14) e Prataviera Massimo (ADS Jesolo Triathlon, 47:18). Cigana, ex gregario di Pantani e con una brillante carriera ciclistica alle spalle, ha guadagnato la prima posizione, mantenuta poi fino a fine gara, proprio nella frazione centrale di mountain bike: qui ha staccato il diretto avversario con cui, nella prima parte di corsa, stava combattendo un serrato testa a testa.
Sul fronte femminile il terzo posto è andato a Sylviane Bertuzzi (PPRTEAM, 1:01:02), il secondo a Serena Bratti (CUS Udine, 59:05) mentre il gradino più alto è stato conquistato da Susanna Nalesso del Triathlon Terraglio (55:26). È stato poi davvero emozionante l’arrivo di Aurora Dorella dell’Asd Delfino Chioggia, ultima atleta in gara, che è stata “accompagnata” a tagliare il traguardo dal primo arrivato, Massimo Cigana. Aurora Dorella è un’atleta speciale: come testimoniato da suo padre – triatleta anche lui – la prima esperienza dell’atleta di Chioggia nel mondo della triplice risale al 2015, anno in cui il padre Ranieri ha partecipato all’Ironman di Klagenfurt: «quell’ evento l’ha stimolata e io e sua madre abbiamo percepito il suo interesse a essere “protagonista” di una gara. Con l’ aiuto di mia moglie siamo riusciti a farla partecipare allo sprint del Lido delle Nazioni. Abbiamo dovuto superare diverse difficoltà in quanto il suo problema la limita nella cognizione spazio temporale. In seguito ha fatto due o tre gare sprint ogni anno, per gratificarla dell’ impegno che ci mette tutti i giorni ad allenarsi dopo il lavoro: allenarsi in tre specialità non è semplice neanche per le persone cosiddette “normali”. Direi che il merito maggiore va sicuramente a mia moglie che la segue, la porta in piscina, vanno in bicicletta, vanno a correre».
Tra i partecipanti al Duathlon anche atleti del TriTeam come Giovanni Solari e Roberto Colussi che così ha commentato la gara: «Son un tri-atleta dell’ultima ora poco attento ai risultati, ma molto più alle sensazioni che una manifestazione regala. Quello che ho visto domenica è stato bellissimo e ricco, allo stesso tempo (e come giusto che sia) molto veloce. Entrambi i percorsi pensati benissimo, la parte a piedi permetteva di mantenere la testa salda sulle gambe e allo stesso tempo di avere un confronto diretto con chi gareggiava. La parte in bici perfetta. Per me era la primissima volta (in gara con la mtb), fatta con una bici (la Verdona) regalatami in tenera età da una donna speciale che ora non c’è più. Ad ogni curva era un impresa rimanere in sella eppure il sorriso aumentava insieme ai ricordi e alle sensazioni provate. L’organizzazione di tutta la manifestazione impeccabile. Lungo tutto il percorso non è mai mancato nulla, tutto segnalato perfettamente con un grado di sicurezza generale ai massimi livelli. Ringrazio il Tri-Team e quel bellissimo parco dei Magredi per aver passato una bellissima domenica mattina».
La giornata, resa possibile anche dal contributo di numerose aziende che da anni credono in Magraid e nei valori che promuove, si è conclusa con un pasta party e le premiazioni dei vincitori. Avevano preceduto la gara altri due appuntamenti: il primo si era svolto il 21 settembre scorso con la presentazione della manifestazione mentre il secondo, una degustazione alla scoperta dei sapori di Magraid con alcune delle aziende partner della gara, venerdì 29 settembre. Entrambi gli eventi hanno avuto luogo nella cantina I Magredi di Domanins (PN).
Il bilancio di questa edizione è stato quindi estremamente positivo e l’obiettivo prefissato raggiunto: come già accennato, infatti, sia Magraid in rosa che il Duathlon nella steppa volevano essere un momento di riflessione, un’occasione per ribadire il messaggio di rispetto e unione che lo sport sa creare. Si è trattato infatti di una partecipazione unanime che ha visti coinvolti tutti gli atleti, non solo dal punto di vista della prestazione agonistica ma anche della solidarietà sportiva.